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Immagine del redattoreLuna Berghella

Piano Editoriale Social: quali azioni, quali tools

La prima regola di un Digital Marketer è: creatività!


Tuttavia, il Content Marketing non è un’operazione casuale, ogni azione deve essere sempre pianificata affinché sia resa un reale giustizia ai contenuti e allo scopo di raggiungere gli obiettivi che si erano stabiliti in origine


Per ideare e pubblicare i giusti contenuti editoriali è utile pensare al core della propria strategia, identificando gli argomenti da trattare, decidendo il target al quale indirizzarli e di conseguenza i canali commerciali da utilizzare ed il giusto timing.


Questa serie di operazioni mentali prendono una forma nella pratica del marketer, attraverso la creazione del il calendario editoriale, un documento che consente di poter pianificare in anticipo tutto ciò che si intende pubblicare online per raggiungere un obiettivo che verrà poi misurato nel tempo.




Ogni decisione, proprio come una cascata, influenzerà il formato con il quale verranno presentati al pubblico i contenuti presenti nel piano editoriale, il tone of voice utilizzato e il timing, stabilendo a priori giorno e ora più appropriati.


Questo prodotto interno all’azienda, è tutto fuorché semplice o scontato, poiché richiede un’attenta analisi che anticipi i trend del mercato, che tenga conto del target e dei suoi gusti, che non dimentichi tematiche fondamentali quali quelle economiche e sociali, e quelle interne aziendali, inoltre un bravo marketer mette in conto che in base al mix di queste variabili sarà necessario andare incontro a revisioni e aggiornamenti.



Cos’è deve contenere quindi un piano editoriale di base?

  • Il canale che si desidera utilizzare, es: Facebook o Blog

  • Giorno e ora di pubblicazione

  • Il contenuto nel formato prestabilito (es. articolo, newsletter, video, podcast etc…)

  • Chi farà cosa, ovvero chi dell'ufficio marketing la pubblicherà

  • Il Target di riferimento

  • La politica con il quale è pensato per adattare il ton of voice (istituzionale, informativo etc…)

  • Note o descrizione del contenuto (hashtag, notizie sui competitors…)

Da dove è utile iniziare per produrlo nella pratica?


Sicuramente il primo passo è quello di comprendere pienamente quelli che sono gli obiettivi aziendali, ad esempio se l’azienda mira a raggiungere un preciso obiettivo di business o se è intenzionata a dare visibilità al proprio brand.


Le prime domande da porsi e alle quali trovare una risposta digitale è quali sono i prodotti/servizi offerti dall’azienda, metterne in luce i punti forti tenendo conto di un’analisi dei competitors sul mercato, posizionamento SERP e analisi SEO.




Una volta ottenute tutte le risposte la parte più divertente, o noiosa, sarà quella di crearlo nella pratica.


Tra i tools più utilizzati oggi vi è Trello, importante per gestire flussi di lavoro complessi, la sua suddivisione in schede consente distribuire i contenuti in schede differenti con possibilità di approfondire gli argomenti trattati, inoltre è possibile condividere il proprio lavoro e tenere d’occhio quello degli altri collaboratori, con la possibilità di poter assegnare tag e inviare e-mail in tempo reale al fine di segnalare eventuali aggiornamenti.


Conten Dj è un tool che mette insieme esigenze di content curation e calendario editoriale, è infatti possibile registrare più progetti contemporaneamente mantenendo alto il flusso di lavoro integrato.

Ma ciò che lo rende speciale è l’integrazione con i feed RSS (strutture di notizie in formato XML) ciò significa poter cercare facilmente contenuti interessanti grazie alla classificazione tramite hashtag dei trend del momento identificando anche quelli più condivisi.

Ovviamente anche con Content Dj è possibile condividere il proprio lavoro con i propri colleghi.


Google Calendar ad oggi risulta essere amato per la sua semplicità d’utilizzo, e per la sua integrazione automatica nell'account di Gmail.

Proprio come si farebbe all’interno di un qualsiasi calendario, è sufficiente cliccare all’interno del giorno d’interesse e inserire l’attività prestabilita, poi tramite l’opzione avanzata è possibile condividere il calendario con il resto del team.

L’aspetto più interessante è che il calendario di gmail è facilmente integrabile con la maggior parte dei siti web


Asana, simile a quelli descritti precedentemente, consente di poter aggiungere etichette e task alla propria bacheca dandosi anche delle etichette.


In realtà, molti marketer ancora oggi amano e preferiscono lavorare alla vecchia maniera, ovvero creando il proprio calendario editoriale attraverso l’utilizzo di un semplice foglio di lavoro Excel, oggi grazie a Google app è possibile creare un calendario editoriale in Cloud e condividerlo con il resto del team work.


Be1 utilizza e il suo ufficio marketing non rinunciano alle novità ma non si dimentica della tradizione!





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