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Talking about
Be1 President

Talking about a Businessman
Nunzio Puccio il nostro Jules Verne. 
La sua vita: una saga nel mondo del business

“Un grande manager, un grande uomo [...] Un capo amato, che riesce a volersi far bene dalla totalità della sua squadra"

(Ivan Scudieri, intervista a Nunzio Puccio,

 Radio amore 2017).

 

Queste sono le parole spese per Nunzio Puccio, da Ivan Scudieri speaker radiofonico e project manager presso Be1, parole che non lasciano alcun margine di fraintendimento:

il fondatore di Be1, è un uomo che ha avuto il merito di avere una visione a volo d'uccello, che ha saputo abbracciare il cambiamento e deciso di credere nei giovani, nel futuro e scommettere nella nostra economia sposando sempre i valori di un buon padre di famiglia.

"Qual è il segreto per riuscire ad entrare in empatia con tante persone diverse?”

(Ivan Scudieri, intervista a Nunzio Puccio,

Radio amore 2017).

“Il segreto è farlo in maniera spontanea, senza costruirsi, rispettando gli altri, avendo un sano interesse per le persone, per l’altro, non pensare di schiacciare o sovrastare nessuno, giocarsi tutti i giorni una relazione alla pari.”  

 (Nunzio Puccio, Radio amore 2017)

Nunzio è di origini siciliane, ma di adozione genovese, e in questa cornice, il suo animo rimarrà sempre quello di un uomo di mare, ovvero, con lo sguardo volto all'orizzonte e al mondo delle infinite possibilità.

La sua infanzia trascorre in una città dove essere meridionali significava lottare per farsi accettare e riconoscere,  ma queste difficoltà non lo abbattono e anzi fanno crescere in lui  il desiderio di migliorarsi continuamente e la voglia di avere successo.

Negli anni dell'adolescenza si avvicinerà al mondo cattolico, che formerà un ragazzo curioso e con il desiderio di andare oltre le sue condizioni, cercando sempre di circondarsi di persone con grande spessore  umano.

Queste caratteristiche lo accompagnano ancora oggi e, riesce magistralmente a infonderle in tutti coloro che hanno la fortuna di collaborare con lui.

“Il mio merito è stato quello di riuscire a far esprimere alle persone il massimo del loro potenziale, e a costruire le condizioni ambientali e professionali per metterLe a loro agio e permettere ad ognuno di dare tutto quello che ha e di raggiungere il proprio limite di eccellenza.”

(Nunzio Puccio, Radio Amore, 2017)

Terminati gli studi al liceo tecnico di Genova, Nunzio inizerà la sua carriera lavorativa, entrando a far parte del gruppo NIRA, ricoprendo il ruolo di gestore dei servizi generali.

In seguito al referendum indetto da Craxi nel 1987, l'azienda viene chiusa, ma il suo team composto da giovani e fervide menti riconosce nella persona di Nuzio un valore aggiunto, così decidendo di non farsi scappare il giovane ligure, l'amministratore delegato lo condurrà con sè in Ansaldo, azienda del gruppo IRI.

Nel 1994, in previsione del progetto Ilva viene incaricato di prendere parte alla reindustrializzazione di Taranto, dopo solo un anno e mezzo il progetto viene terminato ma lo scoppio di Tangentopoli lo riconduce a Genova.

Rientrato a Genova , in quegli stessi anni Nunzio deciso a reinventarsi, nel 1994 incontra Omnitel, un colpo di fulmine reciproco!

Verrà immediatamente assunto come Responsabile della Facility e Sviluppo Immobiliare, da qui seguirà il suo trasferimento ad Ivrea dove inizierà un'avventura durata 20 anni che contribuirà al suo sviluppo personale e professionale.

In questo contesto Nunzio contribuisce attivamente allo sviluppo sul territorio di Omnitel, dopo 2 anni diventa direttore del Customer Care, dopo 7 anni  Direttore delle Vendite del Nord Est,  fino ad ricoprire il ruolo di Direttore della Regione Nord Est. 

Nel corso di queste attività arriverà ad assumere circa 3.000 persone.

Ad Omnitel Nunzio deve l'affinamento di skills legate alla pianificazione, alla programmazione e alla gestione del capitale umano, ma i suoi valori legati al paradigma italiano sono così forti da non farlo sentire a suo agio  all'avanzare della cultura dominante del modello all'inglese.

Così nel 2014, macchina da guerra instancabile, Nunzio si fa affidare un progetto di trasformazione del canale vendita retail, mirando al far acquisire agli store il segmento Part. IVA.

Un progetto di trasformazione impegnativo, e complesso su un segmento di valore non intercettato dai canali e che era fondato su una serie di evidenze concrete: la saturazione del mercato tlc, con conseguente crollo dei ricavi sia per gli operatori che per i canali, la crisi del modello outbound delle agenzie, la necessità di trasformare il modello di vendita del canale retail da push a pull. 

Nunzio deciderà allora di appoggiarsi ad Artax, importante società di consulenza, partorendo la start up Be1, società della quale diverrà prima il  presidente e dopo circa 2 anni il titolare unico.

​La realizzazione del progetto ha ampiamente raggiunto i risultati attesi e  dal 2019 è traslocato in Tim, principale competitor di Vodafone.

Biografia

L'incontro con Omnitel:

la rinascita della Fenice

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Be1 un valore aggiunto

Be1 parte con un team di 26 assunti, persone nuove con il desiderio di vincere, l'unica competenza richiesta: la capacità di reinventarsi e la voglia di costruirsi un futuro.

In piena era Covid-19 l'ingegno imprenditoriale di Nunzio non si arresta, mentre il resto delle aziende mondiali chiude o promuove la cassa integrazione, Nunzio nuota controcorrente: nel secondo semestre del  2020 avvengono 30 nuove assunzioni, tutte menti giovani da formare e far crescere che portano il Gruppo Be1 a poter contare su oltre 100 dipendenti e

mette in atto un programma di trasformazione digitale del canale retail con un importante investimento “per mettere le ruote ai negozi”.

Secondo il Presidente, quando tutto sembra andare per il verso storto è importante investire nel futuro senza seguire l'onda della depressione e così come descrive la Teoria del cigno nero: “in ogni minaccia si nasconde un opportunità” 

Be1 è divenuta un incubatore di competenze: i collaboratori ogni giorno possono sviluppare al massimo il proprio potenziale per metterlo a servizio delle aziende.

In Be1 viene realmente applicata la cultura dell'errore, un modello vincente perché non limita la capacità d'iniziativa delle persone e permette di velocizzare i tempi di apprendimento e di percorso accelerato verso il miglioramento personale e di gruppo.

La sfida personale e quella del team devono coincidere, caldeggiando l'elaborazione di valori positivi: passione, determinazione, senso di appartenenza, rispetto, onestà e meritocrazia.

"Nel mondo esistono due segmenti di persone: chi trascina e chi viene trascinato, in Be1 vogliamo appartenere al primo."

 (Luna Berghella, Intervista a Nunzio Puccio, 22/01/2021)

Be1  Method

La costruzione di un canale commerciale in Be1 prevede il susseguirsi di step che hanno in comune unico fattore: il capitale umano.

Non si possono costruire canali commerciali se non si pensa che per farlo bisogna necessariamente edificare relazioni, instillando nelle persone e negli imprenditori la convinzione di poter trarre valore dall’avere a che fare con tale organizzazione e con il team di professionisti che ne fanno parte.

Una squadra vincente deve sviluppare competenze pratiche e concrete ma contemporaneamente nutrire valori umani quali sensibilità e umiltà.

E' necessario studiare, informarsi ed essere sempre pronti a sorprendere il proprio partner, conoscerne i problemi e averne rispetto, sono importanti la cura del dettaglio, è importante vedere e non guardare, bisogna  instaurare un rapporto basato sulla fiducia e sulla certezza  che insieme si farà sempre di tutto per raggiungere l'obiettivo prestabilito.

Mantra del business ragionato è:

"Tutti i giorni tu compri qualcuno e tutti i giorni qualcuno deve avere voglia di  comprare te, perciò cresci e migliora, sii autentico, comprendi chi hai di fronte  e parla onestamente, no agli slogan o alle frasi fatte".

 (Luna Berghella, Intervista a Nunzio Puccio, 22/01/2021)

In sintesi si deve creare un vero e proprio presidio fisico del network di relazione e reputazione.

Creare un nuovo canale commerciale richiede la visione di un progetto vendibile e innovativo, creare le condizioni perché avvenga il cambiamento, cercare idee e metodologie innovative e creare i presupposti  per farsi seguire dal team e dai partners.

"Prima della partnership con Be1 non esisteva un canale fisico per Edison, vi era la convinzione di migliorare i risultati continuando ad operare con gli stessi canali, cambiando gli orchestranti ma mantenendo la stessa musica oggi Edison ha 500 negozi , e il canale fisico è un fattore competitivo differenziante !"

 (Luna Berghella, Intervista a Nunzio Puccio, 22/01/2021)

Luna Berghella
Be1 Digital Coach & Digital Marketer
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