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Immagine del redattoreLuna Berghella

Open ran e TLC: come cambierà la tecnologia digitale


Se il 5G sembrava l’unica novità relativa al mondo delle reti mobili di nuova generazione, il paradigma invece sta già cambiando completamente inserendo un nuovo protagonista del quale si sentirà sempre più parlare: l’Open Ran.

Il mondo delle TLC con particolare riferimento alle tecnologie mobili e nel mentre queste si assestano grazie alla tecnologia 5G, sono già all’interno di una rivoluzione più profonda e che ha che fare con lo scheletro stesso delle reti.

Minsait, società di Indra ha di recente lanciato la sua personale proposta di Open Ran, pensando a delle chiavi che strategicamente mireranno a rispondere ad un'esigenza del mercato delle telecomunicazioni, prendendo parte allo sviluppo della rete di accesso dei dispositivi mobile aperta e che dirigerà la crescita della tecnologia 6G in Europa.

Il significato di Open Ran è Open Radio Access Network, termine che intende riferirsi alla parte terminale di una rete mobile, e che ha che fare con le antenne responsabili della comunicazione primaria tra i terminali mobili, ovvero smartphone e dispositivi dotati di una SIM, e che grazie al cosiddetto Core Network, si rifà alla rete di telecomunicazione di uno specifico operatore.


Se con un sistema chiuso ogni operatore TLC deve rifarsi ad unico fornitore per assicurare il funzionamento dei nodi della sua rete, grazie all’Open Ran e agli operatori di telecomunicazioni che hanno aderito in concerto con il consorzio 3GPP, sarà possibile aprire la rete di accesso alla radio, anche utilizzando un hardware generico.

I blocchi funzionali che gestiranno le funzioni della stazione base si chiamano in gergo CU (Centralised UNit), RU (Radio Unit) e DU (Distributed Unit) e che nonostante siano entità distinte, sono però strutturate per dialogare tra di loro.

Secondo DDay tramite delle interfacce standard queste potranno garantire interoperabilità tra apparati e software prodotti da fornitori diversi, facendo circolare informazioni in modalità “aperta”.

Le interfacce aperte utilizzate da Open rate, consentono inoltre il dialogo tra dispositivi provenienti da fonti differenti, integrandosi perfettamente con l’ormai dilagante e incorporata AI (intelligenza artificiale), l’ML (machine learning) e nel RAN (Intelligent Controller) consentendo di ottimizzare l’ossatura dell’intera rete in fase di sviluppo


Quindi l’Open Ran reca in sè virtù e vantaggi derivanti da una rivoluzione che comprenderà anche quella equivalente della virtualizzazione degli apparati di rete, i quali non si poggeranno più su un hardware specifico, bensì ad uno generico che avrà tutte le funzionalità di rete implementate a livello software, DataManagerOnline ricorda che la separazione di software e hardware, riduce i tempi di sviluppo della tecnologia, di immissione sul mercato e di aggiornamento.

Questo nuovo ecosistema rappresenta quindi un’opportunità per i grandi operatori e gli integratori tecnologici, consentendo ai primi di aumentare le proprie opzioni in un ambiente competitivo e ai secondi di espandere il proprio business e la propria rete di clienti. Un modello che funziona, su scala ridotta, nelle reti mobili private.

Secondo Corcom saranno enormi i vantaggi sia per i clienti e la community grazie all’ecosistema di vendor che sarà completamente aperto e diversificato, questo perché attenendosi agli standard approvati, qualunque produttore potrà realizzare prodotti compatibili con gli apparati commercializzati da altre realtà, riducendo i modi e i tempi per la fornitura delle apparecchiature, abbattendo i costi e, alla fine, consentendo risparmi che si rifletteranno sui clienti finali.


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