Franchising: l'imprenditoria al femminile
Aggiornamento: 14 set 2022
Il quotidiano la Repubblica ci racconta che proprio nell’anno di scoppio del Covid-19, il settore franchising ha avuto un andamento anticiclico, non tanto perché rispetto gli altri settori non è stato vittima dei crolli vertiginosi occupazionali e di fatturato, ma bensì perché si è distinto riportando cifre che mostrano un giro d’affari rimasto sempre attivo e cresciuto, si parla di numeri quali 27 miliardi di euro fatturati, crescita celebrare il segno positivo anche nel numero di nuovi punti affiliati che vantano un +1,3%.
Ma i numeri più stupefacenti sono quelli che riguardano l’occupazione di donne che hanno deciso di scommettere nel proprio futuro in un periodo molto difficile anche per il più navigato degli imprenditori.
Nel 2020 infatti, secondo i dati ISTAT sarebbero stati 900 mila i posti andati persi causa licenziamento o per chiusura attività, ma il report del 2021 di Assofranchising ha svelato un paradosso: rispetto il 2019 le donne imprenditrici di rete è cresciuto del 38,1%.

Secondo il Magazziniere Economico e Finanziario i numeri mostrano una crescita in coerenza con i dati positivi del settore, che può vantare in Italia 186 mila commessi in store e 54 mila affiliati titolari.
Perché queste cifre sono importanti?
Innanzitutto prendendo in considerazione, l’Europa dove, inutile nasconderlo, soprattutto nei Paesi nordici le donne godono di un’indipendenza economica che l’Italia ancora fatica a raggiungere, il 75% delle donne con figli a carico risulta occupata mentre in Italia a gran fatica il 59% può vantare il privilegio di riuscire ad avere un’occupazione part time.
Le donne italiane hanno energia e forza da vendere, che le rendono per natura delle ottime venditrici, di conseguenza il franchising è ritenuta non solo una via verso l’occupazione ma soprattutto per l’indipendenza economica.
Riportando le parole di Augusto Bandera, segretario generale di Assofranchising:
“[...] quella del franchising è una formula win-win che può aiutare a sostenere un modello di imprenditorialità femminile.”
Un’attività, che secondo Il Sole 24 Ore restituisce dati superiori ,e non di poco, a tutte le altre attività che attestano la presenza come attore protagonista della donna, stimata in tutti gli altri settori al 20 max 22%.
Secondo la rivista specialistica di settore sopra citata, l’intraprendenza delle donne in tale settore, fa sì che l’affiliazione goda di un’ottima salute grazie alle politiche di sostegno governative, che la rendono un’occasione speciale al fine di iniziare un’avventura imprenditoriale di successo.
Perchè le donne scelgono la formula in franchising per costruirsi la strada nel mondo dell’imprenditoria?
A rispondere al quesito è Claudia Torrisi in un’intervista a Il Sole 24 Ore, Claudia oggi è country manager per l’Italia di Kids&Us, una rete spagnola di campus estivi in inglese, che sta riscuotendo un gran successo tra le famiglie altolocate italiane che desiderano un’istruzione privata a stampo internazionale per i propri figli.
Claudia, in procinto di aprire la sua seconda scuola nella città di Roma, risponde così al quotidiano online:
“L’appeal che questa formula imprenditoriale può esercitare nei confronti delle donne che vogliono diventare imprenditrici è che far parte di una rete permette di minimizzare il rischio di impresa”.
Perché Claudia parla di rischi minimizzati per chi scegli edi diventare un franchisee?
Il Franchisor con il suo know-how passa al franchisee anche un business plan valido ma soprattutto già collaudato, poiché ha tutti gli interessi affinchè il punto affiliato raggiunga il successo desiderato, oltre al fatto che, solitamente il brand è già conosciuto e affermato, di conseguenza tutte le attività iniziali di marketing risultano praticamente azzerate e lo store immediatamente dopo l’apertura, in parte, si venderà da solo.
Durante la fiera specializzata Franchising Nord, tenutasi lo scorso ottobre, l’omonima rivista di settore ha condotto una ricerca intervistando un campione di 500 donne e 500 uomini attivi nel settore del retail, rilevando che, nella scelta imprenditoriale, le donne risultano più selettive degli uomini, di conseguenza concrete e veloci nell’adesione alla proposta del franchisor, e più determinate nella prima fase, quando vanno affrontati i finanziamenti e le pratiche per l’apertura e la gestione del punto vendita, mostrandosi più fiduciose nel successo dell’impresa e nelle proprie capacità, un cocktail che le rende a tutti gli effetti dei veri e propri pigmalioni di un settore particolare del retail,non è un caso se il livello di soddisfazione delle donne entrate nel settore sia molto alto, il 60% di esse dichiara di ritenersi molto soddisfatta, rispetto invece al 31,3% degli uomini che risponde nei medesimi termini, ed il 40% piuttosto soddisfatta.

Interessanti sono i numeri del sondaggio Franchising Nord , alla domanda :
”Come e perché le donne scelgono il franchising?”
Il 35,4% ha risposto di essere alla ricerca di un’occupazione da zero, il 31,6% proviene da una precedente esperienza lavorativa come indipendente, il 22,8% da un lavoro dipendente precario, il 4,4% da un lavoro dipendente fisso
Beatrice Corradini è una testimonial del franchising italiano in rosa, l’8 marzo scorso ha infatti aperto il suo sesto centro di Mail Boxes Etc, nel territorio della Valpolicella.
Beatrice è una giovane donna con due figli, uno di 25 e il secondo di 12 anni, dapprima responsabile commerciale di una multinazionale di trasporti, si è licenziata a causa di un sentimento legato alla poca soddisfazione e realizzazione professionale.
Oggi Beatrice è a capo di un team formato da 40 dipendenti, i suoi punti tutti attivi erogano servizi di spedizione, logistica, marketing sia ai privati che alle piccole e medie imprese.
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