Energie biodegradabili
Il mondo dello IoT ( internet of things) non smette di stupirci.

I microsistemi conosciuti come EMS (micro electro mechanical system) si inseriscono nella famiglia dei big data divenendo l'elemento innovativo inaspettato dell'industria 4.0
La domanda principale oggi riguarda le fonti di alimentazione e a rispondere sono gli scienziati dell’Empa guidati da Xavier Aeby e Gustav Nystrom hanno miracolosamente dato alla luce un mini condensatore biodegradabile, un vero e proprio miracolo ecologico.

La stampante in 3D può immagazzinare elettricità per ore arrivando ad alimentare un piccolo orologio digitale, tutto con uno speciale mix di inchiostri atossici.
Il suo funzionamento è garantito dalla presenza di un substrato flessibile, composto da particelle di nanofibre e nanocristalli in cellulosa mescolati al glicerolo, sopra il quale vanno a depositarsi un elettrodo e un elettrolita, formando uno strato conduttivo costituito da grafite, neoforumo e gommalacca.
Dopo esser stato stampato, il substrato viene piegato su se stesso, così che l’elettrolita vada a posizionarsi nel mezzo, questo è principalmente costituito da sali da cucina.
L’elettricità immagazzinata fa sì che il dispositivo sia in grado di supportare diversi cicli di carica e scarica arrivando a durare anni anche a temperature sotto lo zero.
Ciò che lo rende speciale è che al termine del suo ciclo di vita, il dispositivo può essere raccolto tra i rifiuti organici, basteranno solo due mesi affinché sia naturalmente degradato rilasciando solo particelle di carbonio.
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