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Digitalizzazione aziendale, perché è importante e come farla

Aggiornamento: 14 set 2022

Investire tempo, risorse e denaro nella digitalizzazione aziendale, è questo l’imperativo al quale ogni dealer non deve assolutamente sottrarsi.

Se prendiamo in considerazione periodi estranei e dunque precedenti al Covid-19 in Italia le PMI che conoscevano e utilizzavano lo smart working erano il 33%, il quadro oggi secondo Extrared ci restituisce numeri completamenti differenti, poiché su 23 milioni di lavoratori 10 milioni dichiarano la necessità di poter sfruttare questa modalità lavorativa per implementare i propri guadagni, ed in generale, in seguito alle risposte ricevute dalle interviste effettuate nell’ultimo biennio, per le aziende che si terranno al passo con l’avanzata tecnologica i vantaggi saranno duplici: dal fronte economico a quello gestionale.

Le piattaforme social, l'e-commerce, negozi intesi come vetrine online sono diventati una prassi comune per tutti coloro che desiderano crescere ma soprattutto continuare a rendere fruttuose le proprie attività nel settore retail.

Non si tratta più di diventare un’organizzazione all’avanguardia o ben organizzata, il web oggi non è più un’alternativa possibile o riservata alle nuove generazioni ed ai grandi appassionati di tecnologia, analogico e digitale devono coesistere nella quotidianità.



Ne è esempio la smaterializzazione dei documenti, iniziata nella nostra Pubblica Amministrazione che ormai ha completamente eliminato i documenti di tipo cartaceo, spostando tutti i processi nella modalità virtuale.

Secondo Extrared digitalizzare significa semplificare, ma soprattutto risparmiare nel tempo, poiché tra i vantaggi dell’era tecnologica vi è proprio la possibilità di trovare soluzioni ritagliate appositamente per le specifiche esigenze e (qualora ve ne fosse bisogno) competenze.


Uno dei grandi punti di forza della digitalizzazione, largamente apprezzato dai dipendenti italiani, è proprio la possibilità di creare nuove modalità di lavoro, le quali permettono in primis di accellerarne il flusso grazie alle automazioni, ma soprattutto riescono a cambiarne la strutturazione interna grazie alle modalità partecipative che prevedono anche spazi aperti, concedendo l’opzione, quando necessario, di sdoganarsi dal contesto dell’ufficio e di poter comunque condividere informazioni a distanza, ma soprattutto di poter potenziare il proprio business grazie al vasto network creato dalle piattaforme social.



Assinform prevede che il mercato digitale presenterà una crescita annua costante che oscillerà tra il 5% ed il 7% comprendendo in particolare lo sviluppo di soluzioni e software ICT e contenuti pubblicitari digitali.

Come riportato dal World Economic Forum, nella nostra penisola, il 65% dei bambini che attualmente frequentano la scuola primaria, andrà a svolgere un lavoro che ad oggi non esiste, questo dato ci spiega che sarà la digitalizzazione aziendale a muovere la direzione del mercato del lavoro e non il contrario come avveniva in passato, quando le meccaniche venivano create al fine di rispondere ad un’esigenza specifica, è perciò impensabile che l’attuale forza lavoro rimanga spettatrice passiva di questo cambiamento, poiché la conseguenza prevedibile è che tutti i processi innovativi che verranno attivati richiederanno competenze specifiche.


Inoltre in seguito al Covid-19 il processo di digitalizzazione è iniziato specialmente nella mente del consumer il quale spesso si ritrova a lamentare la carenza di soluzioni di tipo online che invece potrebbe sicuramente ritrovare se vivesse in una grande metropoli del Nord Italia.


Quali sono i passi da compiere per digitalizzare la propria azienda?

Secondo Smeup, il Magazine Online che analizza e pubblica tutti i trend del settore digitale, il primo step riguarda una trasformazione di tipo mentale, eliminando i sentimenti di diffidenza ma soprattutto pensieri del tipo: “Nel mio paese questa novità non potrà funzionare perché le persone non ne capirebbero la portata.


Dal punto di vista operativo, la confusione iniziale è comprensibile, di conseguenza è importante muoversi per piccoli passi tenendo conto di una vera e propria strategia che renda sempre chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le azioni da intraprendere per portarli a termine.

Ogni azienda dovrà creare una road map dove indicherà le sue priorità, che consentirà un alto grado di personalizzazione delle scelte presenti nel mondo online.


Preparazione del proprio tem!

Errore commesso da molte organizzazioni è quello di non coinvolgere, se non a cose fatte, l’intero team nel processo di digitalizzazione.

Il coinvolgimento emotivo è importante affinché nessuna risorsa sia sprecata e qualsiasi sforzo frutti il massimo rendimento.

Sarà importante infatti assegnare un ruolo nella digitalizzazione a ciascuna delle risorse umane presenti in azienda, e dove necessario pensare anche a colmare eventuali carenze tramite corsi di formazione interni o esterni.




Come digitalizzare a livello pratico?

Il processo è differente per ogni azienda e a giocare la differenza saranno le seguenti voci:

  • Tipologia di business;

  • Andamento del mercato e comportamento competitors;

  • Target e Buyer Persona;

  • Tasso di fidelizzazione;

  • Presa in considerazione di una fase di Brand Awareness;

  • Skills delle risorse umane aziendali.


Quali strumenti possono fruttare vantaggi nell’immediato?

  • Avere un proprio ECM ovvero un Enterpraise Content Management, noto anche come software gestionale, una sorta di ombrello che racchiude tools, metodologie e strategie volte a conservare, gestire i contenuti aziendali per tutto il loro ciclo di vita, ma non solo, una buona piattaforma ECM consente di migliorare il Customer Service;

  • Cloud computing, ovvero una porzione di web all’interno della quale possono essere conservati i documenti o proprietà aziendali. Ciò può avvenire tramite Hosting, ovvero una fetta di spazio limitata per un determinato periodondi tempo e concesso a pagamento ad un utente e che di solito ospita siti internet ma anche un insieme di dati e informazioni. Il Cloud invece è un agglomerato di spazi e risorse messi a disposizione da internet, non viene pagato un canone fisso, ma di solito quanto effettivamente viene utilizzato;

  • Creazione di un proprio sito web, all’interno del quale può essere allestita una vera e propria vetrina virtuale ed eventualmente disposto anche lo spazio e l’attività di e-commerce;

  • Progettazione di spazi social, che prevedano una comunicazione orizzontale multicanale con conseguente programmazione di post che potranno riguardare i servizi e i prodotti erogati dalla propria organizzazione.

Per chi ancora fosse a diguno di tali argomenti, è bene ricordare che la mission di Be1 è quella di aiutare il retailer a potenziare le proprie capacità di Store Management, con l’obiettivo finale di rendere il proprio business vincente.

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